Il motivo del paesaggio incantato nella letteratura slovacca e italiana. Alcuni esempi e contesti teorico-letterari
Natália Rusnáková
Univerzita Konštantína Filozofa v Nitre
nrusnakova@ukf.sk
ORCID: https://orcid.org/0000-0001-8035-1203
Abstract: In questo articolo vogliamo centrare l’attenzione sulle variazioni e interpretazioni del motivo archetipale del paesaggio incantato, così come si presentano in alcuni testi scelti di diversi generi e periodi storici letterari e nelle poetiche a essi pertinenti. Sulla base del materiale estrapolato da alcune fiabe popolari, dal poema cavalleresco italiano e da ballate del Romanticismo slovacco, offriamo qui un confronto tra l’impiego di questo motivo nella chiave classica della narrazione collettiva e la sua elaborazione in un contesto narrativo individuale, fino ad arrivare all’accenno di una sua possibile continuazione nell’ambito della poetica dell’impressionismo e del realismo magico. L’approccio comparatistico all’argomento si nutre soprattutto delle riflessioni di alcuni membri della scuola slovacca di teoria della letteratura.
Parole chiave: Paesaggio. Mito. Romanticismo. Narrazione letteraria. Letteratura comparata.
Abstract: In this paper, we would like to focus on the variations and interpretations of the archetypal motif of the enchanted landscape, as it appears in selected texts from different genres and literary historical periods, and in the poetics relevant to them. On the basis of material extrapolated from a number of folk tales, the Italian poem of chivalry and ballads of Slovak Romanticism, we offer a comparison between the use of this motif in the classical key of collective narrative and its elaboration in an individual narrative context, up to the hint of its possible continuation within the poetics of Impressionism and Magic Realism. The comparative approach to the subject is mainly nourished by the reflections of some members of the Slovak school of literary theory.
Keywords: Landscape. Myth. Romanticism. Literary narration. Comparative Literature.
DOI: 10.17846/phi.I.3.2024.6170
